Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla crisi umanitaria in corso a Gaza, con l’intento di richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione che milioni di civili stanno vivendo. Una risoluzione che, ancora una volta, lascia dietro di sé un senso di incompletezza e di mancanza di coraggio.
Perché se da una parte è chiaro e condiviso da tutti che il popolo palestinese debba smettere di essere martoriato dalla guerra e vivere finalmente libero, dall’altra parte resta inspiegabile il silenzio su un punto fondamentale: Hamas. È davvero incomprensibile come un’organizzazione terroristica, che usa immagini di bambini e donne in condizioni disperate per alimentare la propaganda, non venga nominata con chiarezza e condannata con fermezza. Hamas non è un partito politico, è un gruppo di terroristi che da anni sostiene e predica la distruzione di Israele.
Israele, al contrario, è una democrazia che ha il diritto di esistere e di difendere il proprio popolo. Quel popolo è stato attaccato in maniera vile e brutale da terroristi spietati che sfruttano gli stessi civili palestinesi come scudi umani e strumenti di propaganda. Questo non può essere ignorato.
Nessuno vuole più vedere morti né da una parte né dall’altra, nessuno vuole che questa guerra continui. Si deve essere chiari: noi siamo contro ogni guerra. Ma essere contro la guerra non significa restare in silenzio davanti alla menzogna. Israele va protetto e tutelato, come va protetto e tutelato il popolo palestinese, che è ostaggio di Hamas e non suo rappresentante.
Il vero passo avanti che l’Europa avrebbe dovuto compiere non era solo approvare una risoluzione di compromesso, ma dichiarare apertamente che Hamas è un’organizzazione terroristica da colpire e smantellare. È su questa verità che si gioca il futuro, perché solo distinguendo tra popolo palestinese e Hamas si può immaginare un domani di pace, dignità e libertà per tutti.