OpenAI e Oracle: 300 miliardi per rivoluzionare il cloud

Scritto il 11/09/2025
da Matilde Sperlinga

È uno dei deal più importanti in ambito cloud mai registrato
Un accordo da 300 miliardi di dollari con OpenAI, uno dei deal più importanti in ambito cloud mai registrato. È con questa notizia che è iniziata la giornata per Oracle. Una settimana da capogiro per la società di cloud statunitense che dopo risultati da capogiro alle trimestrali, con una capitalizzazione che è passata da 678 a 943 miliardi, e con il cofondatore, Larry Ellisson, che è riuscito a rubare il trono - anche se solo momentaneamente – a Elon Musk come l’uomo più ricco del mondo, ora ha annunciato un accordo da record con OpenAI.
Cinque anni per portare l’intelligenza artificiale al prossimo step
La società di Sam Altman, specializzata in intelligenza artificiale, con questo deal da 300 miliardi dovrebbe avere accesso alle nuove risorse computazionali di Oracle a partire dal 2027 e per i cinque anni successivi. L’annuncio arriva dopo che, solo ieri, la startup cloud della Silicon Valley aveva parlato di diversi contratti con numerosi clienti per un valore complessivo di 317 miliardi. La notizia ha fatto subito impennare le azioni del gruppo dopo la chiusura dei mercati: ieri sera il prezzo delle azioni Oracle è infatti salito di oltre il 40%.
Più nello specifico, l’accordo dovrebbe prevedere la realizzazione di infrastrutture informatiche che saranno utilizzate per sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale e fornirle ad aziende e consumatori. Il contratto con Oracle richiederà 4,5 gigawatt di capacità energetica, all’incirca paragonabile all’elettricità prodotta da più di 2 dighe di Hoover o alla quantità consumata da circa 4 milioni di persone.
La collaborazione tra OpenAI e Oracle non è una novità: si era infatti già parlato di un possibile accordo all’interno del piano Stargate, che ha l’obiettivo di costruire data center per l’intelligenza artificiale all’interno dei confini a stelle e strisce, ma anche oltre.

OpenAI e Oracle: 300 miliardi per rivoluzionare il cloud
Un accordo da 300 miliardi di dollari con OpenAI, uno dei deal più importanti in ambito cloud mai registrato. È con questa notizia che è iniziata la giornata per Oracle. Una settimana da capogiro per la società di cloud statunitense che dopo risultati da
capogiro alle trimestrali, con una capitalizzazione che è passata da 678 a 943 miliardi, e con il cofondatore, Larry Ellisson, che è riuscito a rubare il trono - anche se solo momentaneamente – a Elon Musk come l’uomo più ricco del mondo, ora ha annunciato un
accordo da record con OpenAI.

Cinque anni per portare l’intelligenza artificiale al prossimo step
La società di Sam Altman, specializzata in intelligenza artificiale, con questo deal da 300 miliardi dovrebbe avere accesso alle nuove risorse computazionali di Oracle a partire dal 2027 e per i cinque anni successivi. L’annuncio arriva dopo che, solo ieri, la startup cloud della Silicon Valley aveva parlato di diversi contratti con numerosi clienti per un valore complessivo di 317 miliardi. La notizia ha fatto subito impennare le azioni del gruppo dopo la chiusura dei mercati: ieri sera il prezzo delle azioni Oracle è infatti salito di oltre il 40%.

Più nello specifico, l’accordo dovrebbe prevedere la realizzazione di infrastrutture informatiche che saranno utilizzate per sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale e fornirle ad aziende e consumatori. Il contratto con Oracle richiederà 4,5 gigawatt di capacità energetica, all’incirca paragonabile all’elettricità prodotta da più di 2 dighe di Hoover o alla quantità consumata da circa 4 milioni di persone. La collaborazione tra OpenAI e Oracle non è una novità: si era infatti già parlato di un possibile accordo all’interno del piano Stargate, che ha l’obiettivo di costruire data center per l’intelligenza artificiale all’interno dei confini a stelle e strisce, ma anche oltre.